Occupazione di Vercelli
Occupazione di Vercelli parte della seconda guerra di indipendenza | |
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Data | 2 - 19 maggio 1859 |
Luogo | Vercelli |
Esito | Occupazione austriaca della città |
Schieramenti | |
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L'occupazione di Vercelli fu un episodio della seconda guerra d'indipendenza italiana. L'occupazione della città piemontese avvenne tra il 2 ed il 19 maggio 1859 da parte degli austriaci e sino all'arrivo dell'esercito piemontese che recuperò la città.
L'occupazione
[modifica | modifica wikitesto]Dopo lo scoppio della guerra, il 29 aprile 1859 il feldmaresciallo austriaco Ferencz Gyulai aveva ordinato alle proprie truppe, raggruppate a Pavia, di oltrepassare il fiume Ticino ed il 2 maggio gli austriaci riuscirono ad entrare a Vercelli dopo aver conquistato anche Novara senza particolari difficoltà. Tali aree erano rimaste perlopiù sguarnite dal momento che i piemontesi, in attesa dell'arrivo dell'esercito di Napoleone III dalla Francia, aveva compreso di non poter da solo fronteggiare l'avanzata degli imperiali.
Dopo l'occupazione della città, da Vercelli Gyulai decise di lanciare un corpo d'armata composto da 45.000 uomini e 200 cannoni in direzione di Torino, passando per Cigliano e Livorno Piemonte (l'odierna Livorno Ferraris). Dopo meno di 24 ore, però, il feldmaresciallo austriaco venne costretto a far rientrare tutte le sue truppe a Vercelli nell'impossibilità di proseguire dal momento che, come era accaduto nella battaglia di Zinasco, l'ingegnere Carlo Noè, al seguito dei piemontesi, aveva disposto l'apertura dei canali d'irrigazione e l'inondazione delle piane circostanti la città, fatto che rese quasi del tutto impossibile la prosecuzione per cavalli e artiglieria.
Qualche giorno dopo gli austriaci dovettero ritirarsi dapprima a Rosasco e poi a Robbio, lasciando solo 7000 uomini a continuare l'occupazione della città, le quali il 19 maggio vennero costrette a retrocedere per l'avanzare dell'esercito franco-piemontese, passando il Sesia e facendo saltare due arcate del ponte su cui tra l'altro passava l'unico binario della ferrovia Torino-Novara. In quella sera stessa entrò a Vercelli il reggimento di cavalleria "Piemonte Reale".
L'occupazione degli austriaci durò in tutto 17 giorni, dal 2 al 19 maggio, e costò al comune di Vercelli 1.400.000 lire dell'epoca, cifra che non venne mai rimborsata tra i danni di guerra.
Note
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Viviani Ambrogio, Magenta, 4 giugno 1859 - dalle ricerche la prima storia vera, Edizione speciale per i 150° anni della Battaglia di Magenta, Zeisciu Ed., 2009
- Victor, Paul, La guerra d'Italia del 1859. Quadro storico, politico e militare, ristampa ed. Zeisciu, 2009